inPRIMAPAGINA
Cremaschi mobilitati contro l’accoglienza dei profughi in centro
di Ilenia Cristaudo
Sembra assurdo che la Curia di Crema, che ha tante proprietà sotto-utilizzate a partire dal nuovo Seminario, abbia scelto di accogliere profughi proprio nella stessa struttura dove trascorrono le loro giornate i bambini, pur in spazi completamente separati. Questo non significa rifiutare l’accoglienza ma fare delle scelte mettendosi anche nei panni dei genitori. Proprio la scorsa settimana avevamo scritto che accogliere non è solo un problema economico ma necessita di tutta una serie di attenzioni che non possono essere sottovalutate. Accogliamo i profughi ma educhiamoli (cioè informiamoli) su come si svolge la vita sul territorio italiano, inoltre è indispensabile effettuare adeguati controlli sanitari prima di immetterli in strutture pubbliche, poichè potrebbero essere portatori di malattie, da noi superate dalle tante vaccinazioni. È di questi giorni la notizia che la Diocesi di Crema abbia dato la propria disponibilità ad accogliere alcuni migranti nell’edificio dell’ex convento delle Ancelle della Carità, praticamente dentro l’asilo di Via Bottesini, di proprietà della Fondazione “Carlo Manziana”. Una decisione presa senza informarne i cittadini e i genitori dei bambini frequentanti l’asilo, prima che i fatti avvenissero. Ed è stato questo il vero motivo scatenante la protesta: oltre una cinquantina di genitori arrabbiati che accorrono in massa sotto il Palazzo della Curia, desiderosi di esprimere al Vescovo, S. E. Mons Oscar Cantoni, tutta la loro indignazione per una decisione a loro dire “presa senza criterio”.
ARTICOLO COMPLETO ALL'INTERNO DEL NUMERO DI inPRIMAPAGINA IN EDICOLA