Riordino della Sanità in Lombardia: proposta NCD, più attenzione al socio-sanitario

Il Nuovo Centro Destra ha presentato la proposta di riordino della sanità lombarda, lunedi pomeriggio, nella Sala Polenghi dell’Ospedale Maggiore di Crema. Si tratta della quinta proposta approdata sul tavolo della giunta regionale, dopo quelle presentate da Forza Italia, Lega Nord, PD e Movimento 5 Stelle e da Fabio Rizzi, consigliere regionale e presidente della Commissione Sanità della Regione.
Le audizioni, attualmente in atto in Commissione Sanità, si chiuderanno entro la fine di aprile, dopodichè – ha assicurato il governatore Roberto Maroni- entro il 10 luglio, la Giunta Regionale dovrà approvare in aula il testo definitivo per il riordino della sanità regionale.
Lunedi in Sala Polenghi, il Consigliere regionale Carlo Malvezzi ha ribadito la necessità di preservare l’autonomia dell’ospedale di Crema e di Cremona. La proposta di legge del NCD, ha spiegato Malvezzi, parte dal criterio demografico e dal criterio dell’efficienza gestionale: “Un ospedale deve mantenere l’autonomia se serve una popolazione tra i 150.000 e gli 800.000 cittadini, Crema rientra in questo range (con circa 160.000 utenti). L’ospedale di Crema si contraddistingue per l’efficienza, erogando servizi qualificati, che sono apprezzati dai cittadini, possiede una valida classe medica, con un’amministrazione che ha presentato i conti a posto e il bilancio in pareggio”. La proposta del NCD è stata presentata dal dott. Stefano Carugo, primario di Cardiologia al Trivulzio di Milano, consigliere regionale e assessore alle Politiche Sociali di Monza, attualmente membro della Commissione Sanità di Regione Lombardia ed estensore della proposta del NCD.

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