Il futuro dell'area della Pierina secondo Bergamaschi

E’ tra le priorità del candidato sindaco del centrosinistra Fabio Bergamaschi: la fruizione dell’area della cascina Pierina “dal valore inestimabile per la città e per tutto il territorio cremasco, e che per troppo tempo è rimasta preclusa cittadini. Deve essere aperta il prima possibile”. Oggi le condizioni ci sono. Un processo tuttavia non semplice:  100mila in metri quadrati interessati,  che vanno messi in sicurezza e che necessitano di importanti risorse. “ Un'operazione – sottolinea Fabio Bergamaschi - che può essere svolta soltanto con un partenariato pubblico-privato, in cui l’interesse pubblico alla fruizione anche del verde e dei servizi devono essere ovviamente il cardine centrale. Le condizioni oggi ci sono. Non è un tema elettoralistico, ma che si può sviluppare con un approccio molto concreto, grazie ai fondi che l'amministrazione comunale ha intercettato nell'ambito del Pnrr:  quasi un milione di euro per la riqualificazione dell'area verde.  Si tratta di un passaggio fondamentale per poter rendere maggiormente appetibile un investimento privato necessario per la riqualificazione del cuore centrale che è la cascina. E che immaginiamo come uno spazio polifunzionale, incentrato però su quella che era la sua vocazione originaria, cioè il recupero della dimensione agroalimentare. Una cascina  4.0, un luogo in cui gli artigiani gli operatori commerciali della ristorazione privati possono trovare spazi per i propri laboratori per offrire i prodotti al territorio a ‘chilometro zero’ per la ristorazione, accompagnando questo percorso con dei servizi di carattere sportivo o anche come un asilo nido a beneficio di tutta l'area industriale. Servizi  che possano creare un mix funzionale, armonico dove a fianco di un polmone verde della città, meglio, un nuovo polmone verde possano svilupparsi delle attività complementari a beneficio di tutti i cittadini”.

Un primo passo verso la trasformazione/riutilizzo della Pierina è già in atto con la realizzazione dello skatepark, capace tra l’altro di dare una vocazione giovanile. L’obiettivo complessivo è di rendere gli spazi attrattivi puntando sugli sport minori e l’integrazioni tra discipline sportive con vocazioni naturalistiche “che sarebbero pregiudicate – evidenzia Fabio Bergamaschi -  se qui fosse davvero realizzato un palazzetto dello sport come qualcuno sta proponendo”.

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