COSTITUITO IL MUSEO VIRTUALE DI ARTE SACRA POPOLARE SAN ROCCO di IZANO

La fede, in ambito comunitario, si nutre di tradizioni, immagini iconografiche, archetipi, pratiche e simboli, caratteristiche della cultura popolare all'interno della quale è sempre esistita una devozione “dei semplici”, una quasi mistica inclinazione religiosa, spontanea e poetica, che ha rielaborato le narrazioni evangeliche del culto cristiano in forme peculiari.

Queste forme espressive “dal basso”, sono anche l'humus e il terreno di coltura che ha portato alla realizzazione delle edicole votive, alla trasformazione di alcune ritualità di origine pagana (ad esempio la “benedizione augurale” dei campi per propiziare i raccolti), acquisite nel corso del tempo dal calendario liturgico.

I tratti di tale religiosità popolare si possono riscontrare anche nell'estetica e nella costruzione simbolica dei “quadri mistici” che hanno appunto per soggetti elementi della narrazione cristiana (compresi racconti dei Vangeli apocrifi): la Sacra Famiglia, San Giuseppe, il “Sacro Cuore” di Cristo, episodi dell'infanzia di Gesù bambino, etc.

Si tratta di un patrimonio che rappresenta una vera e propria miniera di studio per l'esegeta, ma anche per il ricercatore delle dinamiche antropologiche, passate e contemporanee.

Per approfondire e valorizzare tali tematiche, è stato costituito -in occasione della recente ricorrenza della nascita di Marco Cè avvenuta l'8 luglio 1925* - il MUSEO VIRTUALE DI ARTE SACRA POPOLARE di Izano.

Il Museo Virtuale (costituito in forma digitale e sostenuto da un network di persone interessate) si pone come finalità la raccolta, lo studio, la diffusione, promozione e la valorizzazione di tale patrimonio, costituito da quadri, stampe, manufatti, materiale fotografico, testimonianze, commenti e ricerche inerenti l'area della cultura religiosa popolare, spesso trascurata e dimenticata, misconosciuta, ma da una prospettiva antropologica anziché fideistica, ecclesiastica, teologica.

Il Museo è intitolato alla figura di San Rocco.

San Rocco è una figura emblematica e rappresentativa della tradizione popolare, sia nella iconografia religiosa, sia nella memoria storica del paese. Infatti la chiesa più antica del borgo è appunto dedicata a San Rocco, un santo divenuto attualissimo in tempi di pandemia.

Rocco di Montpellier, universalmente noto come san Rocco (Montpellier,1345/1350–Voghera, notte tra il 15 e il 16 Agosto 1378/1379), è stato un pellegrino e taumaturgo francese, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e patrono di numerose città e paesi. È il santo più invocato, dal Medioevo in poi, come protettore dal terribile flagello della peste, e la sua popolarità è tuttora ampiamente diffusa, tant'è che un recente studio ha individuato san Rocco come il

secondo santo più invocato, dai cattolici europei, per ottenere la guarigione dalla COVID-19. Il suo patronato si è progressivamente esteso al mondo contadino, agli animali, alle grandi catastrofi come i terremoti, alle epidemie e alle malattie gravissime; in senso più moderno, è un grande esempio di solidarietà umana e di carità cristiana, nel segno del volontariato. Con il passare dei secoli è divenuto uno dei santi più conosciuti nel continente europeo e oltreoceano, tanto da essere il più rappresentato in assoluto sui santini, ma è rimasto anche uno dei più misteriosi.

La supervisione dei contenuti è affidata a Walter Venchiarutti, in qualità di Consulente scientifico, Vicedirettore della rivista Insula Fulcheria , Cofondatore del Gruppo Antropologico Cremasco, Presidente dal 1994 della Commissione Museo Civico di Crema.

https://www.comune.crema.cr.it/museo-civico-crema-del-cremasco/insula-fulcheria

 

https://gruppoantropologicocremasco.wordpress.com/2016/07/24/gli-autori/

 

Board del Museo Virtuale “San Rocco”

Roberto Provana, Segretario

Professore Aggiunto della Business School del Politecnico di Milano

Walter Venchiarutti, Consulente scientifico

Cofondatore del Gruppo Antropologico Cremasco, Vicedirettore della rivista “Insula Fulcheria”

Daniela Gallo Carrabba, Responsabile delle Pubbliche Relazioni

Professoressa nei Licei a r., giornalista e autrice, promotrice della “Sezione Archeologica Carla Burri”

del Museo di Crema.

Celestino Cremonesi

Dirigente scolastico a r., regista, autore e interprete teatrale

 

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