Iran: si inasprisce la repressione dei dissidenti

di Vittoria Scotto Rosato

Continua con metodi sempre più duri la repressione delle proteste in Iran. Domenica notte è stato “impiccato nel luogo in cui ha commesso il crimine” un manifestante 23enne, Majidreza Rahnavard, dopo 23 giorni di carcere.  L'agenzia di stampa iraniana ha anche pubblicato la foto del corpo del giovane, con il volto coperto che pende da una gru in una strada di Mashhad, la sua città. Città per cui ha lottato fino a perdere la vita. Rahnavad è il secondo manifestante ad essere giustiziato dopo un processo irrisorio e breve.  E' stato giustiziato con l'accusa di moharebeh, "aver ingaggiato guerra contro Dio", e aver "ucciso due basiji", la forza paramilitare usata per reprimere violentemente le proteste.

Ampio servizio sul numero di venerdi 16 dicembre 2022

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