La BCE alza i tassi d’interesse: le conseguenze sui mutui

di Vittoria Scotto Rosato

 

La scorsa settimana la governatrice della Bce Christine Lagarde ha annunciato che è prossimo il rialzo dei tassi Bce; una decisione per la verità già attesa, ma che non mancherà di avere i suoi effetti sui finanziamenti bancari, in particolare sui mutui casa, che già stanno sperimentando aumenti nella rata a causa della situazione geopolitica e dell’inflazione. 

Da inizio anno i tassi di interesse sui mutui sono aumentati sensibilmente, anticipando l’aumento atteso dei tassi di interesse Bce. Per quanto riguarda l’Eurirs, riferimento per i mutui a tasso fisso, a inizio anno si era, per tutte le scadenze, poco sopra lo zero, mentre oggi si viaggia abbondantemente sopra il 2%.

Per quanto riguarda invece i tassi variabili, le scadenze dell’Euribor sono ancora in territorio negativo tranne la scadenza a sei mesi che si attesta, il 13 giugno 2022, allo 0.11%. E la forbice tra tasso fisso e variabile si ridurrà sempre di più, secondo gli esperti. Milano Finanza riporta per esempio che a giugno 2023 il tasso Euribor a 3 mesi, oggi sul -0.28 per cento, potrebbe arrivare all’1.71%. Pur essendo sempre lontani dai livelli di un decennio fa si tratta comunque di una brusca virata rispetto al panorama di tassi superconvenienti a cui ci eravamo abituati da anni.

 

Ampio servizio sul numero di venerdi 17 giugno 2022

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