Nel nome di San Pantaleone, un sentito gemellaggio religioso e culturale tra Montauro (Cz) e Crema

Un evento di forte rilevanza culturale ha segnato i grandi, partecipati come sempre, e comunque ogni volta sentiti e commoventi festeggiamenti di San Pantaleone, a Montauro, in provincia di Catanzaro. Nella suggestiva cornice della monumentale chiesa seicentesca qui dedicata al grande Santo medico e martire, che sovrasta imponente e maestosa una terrazza a picco sul golfo ionico, è stata presentata la ristampa anastatica del prezioso testo del 1707  “Vita di San Pantaleone martire, medico nicomediense”, opera del sacerdote cremasco Tommaso Piantanida, che traccia la storia del Santo patrono della città di Crema, oltre che di Montauro, apostolo della fede, devoto, umanissimo e stimatissimo medico originario di Izmit in Turchia, sul Golfo di Marmara, l’antica Nicomedia, in Bitinia, Asia Minore, vissuto tra metà del III e inizio del IV secolo all’epoca delle feroci persecuzioni contro i cristiani, martirizzato da Galerio Massimiano al tempo di Diocleziano. Un ritrovamento fortuito, avvenuto nel 2022 presso la biblioteca dell'Università dell'Illinois, negli Stati Uniti d’America, ha riacceso l'interesse e il dibattito pubblico su questo volumetto fino ad allora noto solo agli studiosi. Stampato in edizione facsimile a Crema dal Centro editoriale cremasco nel 2023, è come detto una preziosa opera di Piantanida (Crema, 1662 circa - 13 febbraio 1715), dottore in teologia, priore-parroco di Madignano nel 1701, che lo fece editare a Crema nel 1707 per i tipi di Mario Carcano. 

Ampio servizio sul numero di venerdi 02 agosto 2024

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