L’altra faccia della medaglia: Intervista a Adnani Kadmiri, musulmano

di Chiara Massari

Abbiamo incontrato Adnani Kadmiri Moulay Ameur, 57 anni, musulmano, originario del Marocco. E’ arrivato in Italia a 26 anni, dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza. E’ mediatore giuridico socio culturale e interprete; madrelingua arabo, parla correttamente italiano e francese.
Sposato, padre di quattro figli, vive a Soresina da 30 anni. E’ il Segretario generale dell’Associazione Assalam (la Pace) di Soresina, che ha fondato insieme ad altri musulmani provenienti da diversi Paesi (Marocco, Tunisia, Pakistan, Siria, Egitto, Sudan, Senegal, Mauritania). L’associazione è formata da circa 200 soci ed è il punto di riferimento di tutti i musulmani del circondario, circa 800. L’associazione Assalam è stata fondata 11 anni fa, i soci sono ben integrati nella comunità soresinese. Adnani mostra orgoglioso lo Statuto, che si apre con la Costituzione Italiana, la storia dell’Italia, la storia di Crema e la storia di Soresina.
Adnani ha contattato la nostra Redazione a seguito dell’incontro che si è tenuto martedi 6 marzo a Crema e che ha visto protagonista Magdi (Cristiano) Allam. Adnani era presente, ma non ha potuto replicare, in quanto, al termine dell’incontro durante lo spazio per il dibattito, il giornalista egiziano ha chiesto di fare solo domande, non “comizi”.
“Come cremasco, se sento parlare così dell’Islam, come posso fidarmi dell’Islam?”, chiede, quindi ripercorre punto a punto quanto sostenuto da Magdi Allam in Sala Pietro da Cemmo e smentisce tutto, a partire dal ruolo di Maometto, che è stato definito “Il primo tagliagole”. “Maometto ha ucciso una persona per autodifesa. Magdi Allam ripete sempre che è stato musulmano moderato per 57 anni. Io dubito sia mai stato musulmano”.

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