I risparmi per la chiusura del tribunale non si conoscono, ma i disagi e i maggiori costi per i cittadini-sudditi sì

dell’On. Maurizio Noci

 

Si stanno toccando con mano i primi frutti dell’accorpamento del Tribunale di Crema con quello di Cremona. Per avere il certificato penale, documento oggi molto richiesto per motivi di lavoro, bisogna recarsi a Cremona e presentarsi negli appositi uffici del Tribunale con le dovute marche da bollo, per poi sentirsi dire, molto gentilmente per la verità, che il documento sarà pronto per il ritiro dopo sette giorni; di fronte alla domanda “Pagando i diritti di urgenza in quanto tempo lo si può ottenere?”, la risposta è “Un giorno prima, cioè fra sei giorni”. Stiamo parlando di un documento giustamente sottoposto alle norme sulla privacy, ma che da noi ancora oggi, in pieno sviluppo informatico, viaggia alla velocità della diligenza. Viene dunque da chiedersi: ma la Corte d’Appello di Brescia, che chiese la subitanea chiusura del Tribunale di Crema a differenza di altre realtà che hanno ottenuto deroghe  semestrali o annuali, quali dati ha analizzato per garantire una seria organizzazione? Alla luce dei fatti, evidentemente, non ci hanno nemmeno pensato.

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