Maxi arresto a Piacenza, in manette anche 29enne cremasca

I carabinieri del Nucleo investigativo di Piacenza hanno arrestato otto persone, quasi tutte del piacentino, con la pesante accusa di associazione a delinquere finalizzata ai furti. Per loro il giudice delle indagini preliminari ha convalidato la richiesta di custodia cautelare in carcere. Tra gli otto arrestati anche un noto ristoratore della zona, accusato di ricettazione. Sono 21 i capi di imputazione contestati, ovvero i colpi portati a segno dal novembre 2013 nelle province di Piacenza, Lodi e Cremona. Ladri professionisti, che si muovevano solo se ne valeva la pena: colpite abitazioni private, ma anche imprese, ogni colpo valeva tra i 10 e i 15 mila euro. La banda era ben organizzata e ognuno aveva il suo ruolo: chi faceva da palo, chi sopralluoghi con tecniche militari per carpire la presenza di sistemi d’allarme, chi guidava le auto per la fuga, chi entrava nelle abitazioni. La presenza del ricettatore consentiva di liberarsi rapidamente della merce. Tra gli otto arrestati, anche E.B., 29enne cremasca, dipendente di un negozio di pegni di Piacenza, che ghermiva i clienti per avere informazioni sulla presenza di casseforti e oggetti di valore nelle loro abitazioni. Denunciate anche altre 19 persone, coinvolte a vario titolo per ricettazione o come informatori. I carabinieri stanno ancora vagliando l'enorme quantità di refurtiva rinvenuta durante le perquisizioni di questi giorni: orologi, gioielli, quadri e oro per centinaia di migliaia di euro di valore. Gli inquirenti non escludono che altri furti possano essere addebitabili alla gang. L’operazione dei carabinieri si è conclusa, nel massimo riserbo, dopo mesi di indagini e di intercettazioni telefoniche.

 

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